Le mappe catastali sono piantine che rappresentano in scala una porzione di terreno e i suoi limitrofi, con anche l’indicazione dei fabbricati presenti. Possono servire per rilevare i confini e le aree di pertinenza di un certo immobile e dovrebbero corrispondere alla situazione reale. A volte, però, le mappe catastali non vengono aggiornate e ci sono discrepanze con la realtà.
Vivaro
È quanto accade per esempio a Vivaro, in provincia di Pordenone, dove una strada comunale (ex provinciale) che, da mappe catastali dovrebbe essere larga 20 metri, lo è solo di sette. La differenza è dovuta al fatto che i proprietari dei terreni confinanti con la via si sono allargati, mangiandosi metri che originariamente erano della strada.
Il contenzioso
Da qui è nato il contenzioso con il Comune e i proprietari si sono rivolti al sindaco per porre fine a una situazione che si prolunga da mesi senza soluzione.
Il tutto è partito quando la Forestale aveva sequestrato il campo di un agricoltore, accorgendosi della mancata corrispondenza con le mappe catastali. Il proprietario ha chiesto che la disposizione di sequestro sia ritirata, ma il pubblico ministero l’ha concesso solo parzialmente, per cui una grande porzione di terreno è limitata dai sigilli, perché secondo il Catasto sono occupati dalla strada comunale. In sostanza, questo agricoltore, insieme ad altri colleghi, coltiverebbe un suolo non suo, ma di proprietà del demanio.
La strada
Non è chiaro se la strada sia provinciale o comunale, perché all’inizio, negli anni Sessanta, era della Provincia di Udine, ma poi è stato fatto al Comune il passaggio di una via larga sette metri, non venti. Questo errore sarebbe quindi alla base della differenza con le mappe catastali e della situazione delicata in cui si trovano i proprietari terrieri.
La reazione dei proprietari
Davanti al blocco dei propri terreni, gli agricoltori si sono rivolti al sindaco per sbloccare la situazione e fare sì che almeno si riescano a trovare i documenti riguardanti gli espropri, al momento irreperibili presso il Catasto e le Province di Pordenone e Udine.
I campi sono fermi da mesi, la strada è frazionata e i proprietari si vedono retrocessi i propri appezzamenti. Sarà quindi necessario l’intervento di un tecnico.
Il sindaco
Il sindaco, dal canto suo, ha accolto le richieste degli agricoltori e si è informato presso la Provincia tramite l’ufficio tecnico comunale. La risposta non è ancora arrivata, ma è chiaro che si tratta di una questione tecnica, in cui la realtà è che lo stato di fatto non corrisponde a quanto presente sulle mappe catastali.