Come cambia la Siae: più moderna e più attenta alle esigenze dei giovani e degli anziani

Filippo Sugar ha sempre sostenuto che la Siae avrebbe dovuto cambiare il proprio volto e vestire i panni della modernità, una Siae più attenta quindi alla società in cui vive e alle sue reali necessità. Adesso che è diventato presidente della Siae può finalmente far sentire la sua voce e cercare di mettere in atto tutti i cambiamenti necessari a rendere la Siae più vicina a tutti i suoi associati.

Prima di tutto Filippo Sugar è convinto che la Siae debba prestare un’attenzione particolare alle esigenze dei giovani e degli anziani. Riconoscere il diritto d’autore è importante infatti ed è un bene che attraverso l’organizzazione di numerosi eventi sia possibile mettere insieme un eccellente contributo per gli autori di canzoni o film. Questo è vero, ma è vero anche che è bene essere flessibili in certe situazioni;. davvero infatti, si chiede Filippo Sugar, è necessario chiedere importanti contributi per l’organizzazione di una festa di compleanno in un centro per gli anziani o di una festa di fine anno a scuola? Ovviamente la risposta è no; è necessario che anche la Siae si faccia insomma più versatile. Filippo Sugar vuole quindi garantire ai giovani, ai bambini e ai senior delle tariffe agevolate, per andare loro incontro eliminando però allo stesso tempo alla radice qualsiasi forma di illecito.

Ma non è tutto, Filippo Sugar vuole una Siae in linea con i cambiamenti che la nostra epoca contemporanea comporta e proprio per questo motivo deve necessariamente prendere in grande considerazione il digitale. Il digitale ha permesso di dare vita a nuove opportunità e a nuove forme di business, tutti elementi positivi questi che però la Siae non è stata sino ad oggi in grado di utilizzare al meglio a proprio vantaggio. Facendosi sfuggire tutte queste opportunità si rischia che la pirateria prenda il sopravvento, fenomeno questo che priva gli autori del loro giusto compenso, fenomeno questo che rende povero il settore creativo e che non gli permette di svilupparsi al meglio. A quanto pare inoltre gli autori perdono oggi ancora più soldi anche a causa delle società di distribuzione, senza dimenticare infine che le società di collecting europee non possono essere considerate almeno per adesso innovative e solide, società che si fanno letteralmente schiacciare dai grandi gruppi d’oltreoceano perdendo così la collaborazione con le più importanti aziende online.

Aperti gli occhi su tutte queste problematiche, è facile rendersi conto che la Siae deve innovare il proprio assetto in modo forte e sotto molti diversi punti di vista. C’è bisogno infatti di nuove regole che prendano in considerazione anche il digitale, di nuovi mezzi di comunicazione, di maggiore versatilità, di un’apertura verso gli altri paesi europei e di nuove collaborazioni, molti elementi questi che nel giro dei prossimi anni Filippo Sugar spera di riuscire a mettere insieme. Ci riuscirà? Speriamo proprio di sì e speriamo che ciò sia di traino ai contenuti creativi Made in Italy, contenuti che finalmente riuscirebbero a trovare il tanto sperato successo che meritano.

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