La visura catastale inchioda società di servizi

L’azienda sarebbe stata creata per evitare di pagare gli importi dovuti al fisco. È quanto emerge dalla visura catastale riconducibile a un onorevole, proprietario della ditta. Secondo gli inquirenti, l’onorevole avrebbe messo a nome della società diverse spese, per poter evitare o diminuire le tasse sulla casa.

Confrontando la visura catastale online, infatti, emerge che la società sarebbe proprietaria di sessantadue case e quattro terreni, sia in Italia che all’estero (Spagna). In più, ogni volta che all’onorevole servivano contanti, la società era in grado di offrirglieli, creando così un circolo vizioso, tanto da far parlare ai magistrati di “cartiera”.

Oltre a essere un prestito a fondo perduto continuo, la società sarebbe stata anche un committente di centri di formazione vicini allo stesso onorevole. Infatti, invece di acquistare i materiali necessari, spesso l’azienda preferiva prendere in affitto le apparecchiature proprio da questi centri.

La visura catastale mostra anche altri inquietanti scenari. Oltre a essere proprietaria di tutti gli appartamenti dell’onorevole, l’azienda ha come dipendenti pure la colf dell’onorevole, pur essendo sulla carta un’azienda di servizi informatici.

La domanda degli inquirenti è stata quindi cosa se ne faccia un’azienda di inserire nel proprio organico colf, invece di affidare a una ditta esterna questo servizio; così come la visura catastale non spiega perché un’azienda dovrebbe essere proprietaria di appartamenti a uso abitativo (non essendo nemmeno una società immobiliare!).

Naturalmente, alla ditta non mancavano consulenti esterni profumatamente pagati, che alle Forze dell’Ordine hanno dichiarato di non sapere nulla delle loro fatture regolarmente pagate. Un flusso di denaro che ha quindi dell’incredibile e che infiamma l’opinione pubblica perché fa riferimento a un esponente politico.

Oltre alla visura catastale, a inchiodare il politico sarebbe anche il fatto che i costi aziendali non fossero rimborsabili nell’ambito delle procedure pubbliche: non potendo chiedere il rimborso come persone fisica, ecco quindi aprirsi la possibilità di detrarre qualsiasi spesa come costo aziendale.

Il meccanismo con al centro la visura catastale era tanto consolidato da consentire al politico sia tutte le spese che riteneva opportune, sia un netto risparmio quando si trattava di pagare le tasse. La vicenda è stata risolta anche grazie all’utilizzo delle intercettazioni telefoniche.

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